Groupama-FDJ, Morabito investito in allenamento: “Cerchiamoci con lo sguardo e sforziamoci di capirci! Anticipiamo e preveniamo prima di dover reagire”
Incidente in allenamento per Steve Morabito. Fortunatamente le conseguenze subite dal corridore elvetico sono lievi, anche se dovrà comunque osservare qualche giorno di riposo e la sua bici è stata distrutta, ma è soprattutto il tono e il modo in cui il corridore della Groupama – FDJ, per il quale il 2019 sarà l’ultimo anno, ha reagito a meritare di essere sottolineato. Senza volersela prendere con il conducente che non lo ha visto, l’esperto corridore svizzero sembra in qualche modo anche sottolineare che a volte ci può anche essere non proprio una responsabilità comune, ma comunque la possibilità che pur essendo nella ragione, si possa cercare di anticipare ed evitare, pensando anche alla propria condotta. L’appello di Morabito è infatti pieno di senso civico, che va anche oltre la dinamica di un incidente bici-macchina, ma che può essere applicato in generale alla comunità stradale, per la propria e altrui incolumità.
“Sono stato investito da questo automobilista che non mi ha visto – scrive sui social – Io lo avevo visto davanti a me ed ero convinto che si sarebbe fermato allo stop prima di incrociare la mia strada, ma ecco che… uno stop non rispettato, una disattenzione e una fatalità… e non ho potuto fare niente per evitare il colpo. Non voglio puntare il dito contro questo giovane conducente, né fare giustizia. Ma voglio solo ‘approfittare’ di questo incidente per ricordare ai ciclisti di essere molto vigili e agli automobilisti di essere attenti. Cerchiamoci con lo sguardo e sforziamoci di capirci! Anticipiamo e preveniamo prima di dover reagire“.
Ovviamente, questa riflessione non si applica a tutti gli incidenti né a tutti i contesti, ma a tutti noi capita di trovarci in situazioni di questo tipo, che siamo in macchina, in bici o a piedi e che davanti a noi ci sia una situazione che diamo per scontata. A volte basterebbe assicurarci, o perlomeno provarci, di comprendere le intenzioni dell’altra persona per evitare che qualcosa di spiacevole, anche solo un piccolo tamponamento, possa accadere.
“Sono uscito in bici e sono tornato in macchina davanti allo sguardo preoccupato di mia moglie, incinta di sette mesi, dovendo poi spiegare a mia figlia di due anni che papà starà presto meglio – conclude – Se c’è una lezione da tirare da questa giornata è “Guardiamoci!”
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